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Crediamo in un mondo con i libri

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Completato il 4 agosto il percorso di ristrutturazione avviato nel 2013: con la dichiarazione del Tribunale di Varese è stata infatti ufficialmente attestata la completa esecuzione del piano e positivamente concluso l’iter del concordato preventivo in continuità aziendale avviato da La Tipografica Varese (LTV), una delle più importanti realtà europee per la stampa di libri. La procedura ha permesso di preservare da eventi pregiudizievoli l’azienda durante le delicate fasi della ristrutturazione.

Gianandrea Redaelli, quarta generazione della famiglia in azienda, commenta: “Per il risanamento de La Tipografica Varese è stato fondamentale lavorare sui nostri tre asset tradizionali: tecnologie all’avanguardia, personale specializzato, clienti primari. Gli sforzi che abbiamo fatto in sintonia con i lavoratori che, con le loro rappresentanze, sono stati parte integrante e attiva della riorganizzazione – e a loro va il nostro ringraziamento per il sostegno e l’impegno dimostrati – ci hanno permesso di superare la fase più acuta della crisi. Il risanamento non sarebbe stato possibile senza la fiducia dei fornitori e degli istituti di credito: hanno creduto nel nostro progetto, e noi siamo soddisfatti di essere riusciti a portarlo a compimento, soprattutto se consideriamo che non sono molte le aziende che hanno concluso positivamente la procedura di concordato. Ora siamo consapevoli di dover affrontare questa nuova fase continuando a ricercare sempre maggiore efficienza, con attenzione, prudenza e oculatezza, per evitare ricadute e continuare ad essere una realtà di riferimento per i tanti editori nazionali e internazionali che da decenni ci accordano la loro fiducia. Lo dobbiamo a loro, e alle 130 famiglie che lavorano con noi: un valore sociale importantissimo per questo territorio, in cui operiamo da novant’anni. Crediamo in un mondo con i libri e vogliamo continuare ad esserci in futuro per stamparli”.

La scelta di LTV di proseguire l’attività, di ricostruire e riequilibrare gli aspetti patrimoniali, economici e finanziari dell’azienda ha richiesto grandi sforzi in un momento molto delicato e reso ancora più difficile non solo dalla crisi economica mondiale, ma anche dalla smaterializzazione di alcuni prodotti storici, che si è aggiunta alla generale contrazione della capacità di spesa delle famiglie. I libri sono stati infatti uno dei primi “lussi” ad essere tagliati. Il rapporto “L’editoria, la filiera distributiva, la lettura in Lombardia (2007-2015)”, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) su dati Istat, ha certificato una contrazione del mercato: si è passati dai 145 milioni di libri venduti nel 2007 ai 79 milioni nel 2014.

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